Tendinopatie
Con il termine tendinopatia si designa un gruppo di patologie a carico di un tendine che differiscono per manifestazione clinica, eziologia e trattamento.
Potenzialmente qualsiasi tendine può esserne colpito ma alcuni hanno più probabilità.
Cos’è un tendine?
Il tendine è una struttura connettivale che connette il muscolo al segmento osseo, il punto in cui si collegano al muscolo è detto giunzione muscolo-tendinea, quello in cui si collega all’osso giunzione osteo-tendinea. Di varie forme a seconda della funzione svolta, i tendini sono formati da fibre collagene, elastina, proteoglicani, acqua oltre che da tenociti. Queste sostanze conferiscono elasticità e robustezza alla struttura che dovrà sopportare grossi carichi.
Cos’è un tendine?
Il tendine è una struttura connettivale che connette il muscolo al segmento osseo, il punto in cui si collegano al muscolo è detto giunzione muscolo-tendinea, quello in cui si collega all’osso giunzione osteo-tendinea. Di varie forme a seconda della funzione svolta, i tendini sono formati da fibre collagene, elastina, proteoglicani, acqua oltre che da tenociti. Queste sostanze conferiscono elasticità e robustezza alla struttura che dovrà sopportare grossi carichi.
Alcuni tendini sono dotati di strutture accessorie (guaine fibrose, guaine sierose, borse ecc…) che li proteggono o gli permettono di scorrere adeguatamente sulle strutture circostanti come canali o solchi.
Cos’è una tendinopatia
Una tendinopatia è una sofferenza del tendine o delle strutture accessorie. Si possono distinguere principalmente in:
Sintomi e diagnosi
I sintomi principali sono dolore, indolenzimento e rigidità nella sede della patologia. A questi si aggiunge l’impotenza funzionale, ovvero l’incapacità di svolgere i movimenti in cui è coinvolto il tendine interessato.
La diagnosi da parte del medico, avviene attraverso l’anamnesi e la valutazione clinica attraverso una serie di test per capire il tendine colpito. Fondamentale per la diagnosi anche la diagnostica per immagini dove troviamo l’impiego dell’ecografia e della risonanza magnetica.
Come si curano le tendinopatie
Oltre alle cure farmacologiche o, in alcuni casi, l’intervento chirurgico, la fisioterapia riveste un ruolo molto importante. Dopo una prima fase in cui è prevista l’applicazione del protocollo RICE (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione), è opportuno procedere con la riabilitazione. Questa prevede l’utilizzo delle terapie strumentali come gli ultrasuoni o terapie antinfiammatorie come la radiofrequenza pulsata. Fondamentale anche l’utilizzo di stretching ed esercizi mirati per il rinforzo muscolare in modo da poter ritornare alle attività svolte precedentemente ed evitare l’eventualità di recidive.
Cos’è una tendinopatia
Una tendinopatia è una sofferenza del tendine o delle strutture accessorie. Si possono distinguere principalmente in:
- Tendinite. È l'infiammazione di uno o più tendini generalmente dovuta a sovraccarico funzionale o trauma. Tra le più frequenti troviamo l’epicondilite (o gomito del tennista), l’epitrocleite (o gomito del golfista), tendinite della cuffia dei rotatori, tendinite rotulea e la tendinite achillea.
- Tendinosi. È una sofferenza cronica del tendine che porta alla degenerazione fibrotica dello stesso. Entesopatia. Con questo termine si designa un problema a carico della giunzione Osteo-tendinea, il segmento che collega il tendine all’osso. La più frequente è l’entesite pubica, detta anche pubalgia.
- Tenosinovite. È l’infiammazione della guaina sinoviale di un tendine che determina un registrimento della stessa e quindi l’impossibilità per il tendine di scorrere adeguatamente. Tra le più comuni il dito a scatto e la sindrome di De Quervain.
- Rottura del tendine. È la lacerazione di un tendine ed è dovuta principalmente a traumi. Essa può essere parziale o completa. Tra le più diffuse la rottura del tendine del sovraspinoso, del tendine achilleo, del tendine rotuleo.
Sintomi e diagnosi
I sintomi principali sono dolore, indolenzimento e rigidità nella sede della patologia. A questi si aggiunge l’impotenza funzionale, ovvero l’incapacità di svolgere i movimenti in cui è coinvolto il tendine interessato.
La diagnosi da parte del medico, avviene attraverso l’anamnesi e la valutazione clinica attraverso una serie di test per capire il tendine colpito. Fondamentale per la diagnosi anche la diagnostica per immagini dove troviamo l’impiego dell’ecografia e della risonanza magnetica.
Come si curano le tendinopatie
Oltre alle cure farmacologiche o, in alcuni casi, l’intervento chirurgico, la fisioterapia riveste un ruolo molto importante. Dopo una prima fase in cui è prevista l’applicazione del protocollo RICE (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione), è opportuno procedere con la riabilitazione. Questa prevede l’utilizzo delle terapie strumentali come gli ultrasuoni o terapie antinfiammatorie come la radiofrequenza pulsata. Fondamentale anche l’utilizzo di stretching ed esercizi mirati per il rinforzo muscolare in modo da poter ritornare alle attività svolte precedentemente ed evitare l’eventualità di recidive.
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