Le terapie per affrontare l’incontinenza sono varie e spesso si possono utilizzare in maniera sinergica. Oltre alle terapie farmacologiche anche la psicologia ci viene in aiuto con terapie comportamentali per modificare comportamenti scorretti. A fianco di queste terapie troviamo gli esercizi per il pavimento pelvico e le terapie strumentali che prevedono applicazioni di correnti elettriche e campi magnetici.
Tra gli esercizi per il pavimento pelvico, i più utilizzati sono gli esercizi di Kegel. Questi esercizi, ideati dal ginecologo americano Arnold Kegel, sono contrazioni volontarie dei muscoli del pavimento pelvico (i muscoli che sostengono l’apparato urinario). Il loro obiettivo è quello di migliorare il tono e la forza dei muscoli implicati nella minzione. Gli esercizi muscolari, semplici e da eseguire più volte al giorno, danno un maggior beneficio quando sono utilizzati insieme alle terapie strumentali.
Le conoscenze in merito all’associazione neurologica tra midollo spinale, nervi, e vescica risale alla seconda metà dell’800; Giannuzzi suppose, stimolando il midollo spinale dei cani, che i nervi ipogastrici e pelvici fossero fossero coinvolti nella funzione vescicale. È pero nei primi anni ‘80 con i lavori di Tanagho e Schmidt che si dimostra che la stimolazione della radice sacrale S3 influenza l’azione del detrusore e dello sfintere. I due utilizzarono un generatore di impulsi alimentato a batteria impiantato permanentemente. Tale generatore era collegato ad un elettrodo posto in prossimità del forame S3.
Tra le metodiche utilizzate troviamo:
La Stimolazione Nervosa Sacrale (SNS) che prevede, l’impianto di un piccolo macchinario, simile ad un pacemaker, che genera impulsi che vanno a stimolare i nervi sacrali. La stimolazione del nervo tibiale posteriore che prevede l’uso di impulsi elettrici applicati al nervo tibiale posteriore; esso è un ramo distale del nervo ischiatico che origina dalle radici spinali L5-S3, scende lungo gli arti inferiori, posteriormente alla tibia e arriva fino al piede dopo essere passato posteriormente e inferiormente al malleolo mediale. È quindi una stimolazione retrograda in quanto si stimola distalmente, il nervo tibiale posteriore a livello della caviglia, per arrivare a strutture più prossimali.
La Neuromodulazione Profonda, applicazione non invasiva, che grazie ad un particolare impulso ed alla forma degli elettrodi utilizzati, consente di arrivare in profondità fino a stimolare direttamente i nervi sacrali interessati al posto della stimolazione di un nervo più distante in modo da avere un’azione più efficace.
La stimolazione con campi elettro-magnetici è una delle più recenti acquisizioni: questa consente di stimolare efficacemente i muscoli del pavimento pelvico, anche quelli più profondi e contemporaneamente di stimolare le vie nervose implicate nella minzione in maniera comoda e non invasiva.