Le terapie a disposizione per trattare la fibromialgia sono varie a patto che siano non invasive e di basso impatto. Inoltre trattandosi di una sindrome, abbiamo a che fare con una costellazione di sintomi che variano da persona a persone e quindi non sarà possibile utilizzare un protocollo standardizzato, ma le terapie dovranno essere specifiche per ogni paziente.
Le seguenti sono alcune delle terapie che negli anni si sono dimostrate dei validi supporti per i pazienti che soffrono di fibromialgia.
Neuromodulazione e radiofrequenza
La neuromodulazione è una terapia che ha iniziato a svilupparsi negli anni ‘80 e utilizza microcorrenti a bassa e media frequenza. La neuromodulazione è interattiva, l’impulso si modifica autonomamente e costantemente in funzione delle caratteristiche elettrofisiologiche della cute.
Permette in modo non invasivo di andare ad agire sui meccanismi del dolore cronico e a “guidare” la corretta risposta neuro-endocrina dell’organismo.
La radiofrequenza è una terapia che attiva i processi metabolici dei tessuti e può essere un valido complemento della neuromodulazione in quanto, oltre ad essere molto piacevole, stimola il microcircolo e ha un effetto rilassante sulla muscolatura.
Metodo Mezieres
Il metodo Mézières agisce sulle articolazioni attraverso la normalizzazione e il riequilibrio delle forze muscolari lavorando sull’eccesso del tono basale dei muscoli, l’accorciamento o la rigidità dei muscoli. Ripristinando il giusto equilibrio tra le forze muscolari si andrà a ristabilire la fisiologica sequenza articolare e ad eliminare i conflitti meccanici causa di dolore.
Diminuendo il tono muscolare in eccesso e le pressioni articolari, il Metodo Mézières trova impiego nelle patologie reumatologiche come artrite reumatoide e fibromialgia riducendo la rigidità muscolare, il dolore e il senso di spossatezza.
Sempre grazie alla riduzione delle forze di compressione, il Metodo Mézières è indicato nelle patologie sistemiche come l’osteoporosi o nelle condizioni di fragilità vertebrale a seguito di chemioterapie dove può essere anche un importante elemento di prevenzione per evitare lo schiacciamento delle vertebre o eventuali recidive.
Terapie mio-fasciali
Sono terapie manuali volte al trattamento di muscoli e fascia. Generalmente molto delicate, come i pompages, le terapie mio-fasciali sono adatte nel trattamento di zone doloranti e contratte.
Taping neuromuscolare
La tecnica del TNM, a differenza del taping tradizionale anelastico ed elastico, si basa sull’agevolazione dei movimenti cutanei e muscolari in modo da ottenere un effetto biomeccanico terapeutico sulle zone trattate.
L’applicazione, insieme al movimento del corpo, produce micromovimenti del nastro che possono stimolare i recettori cutanei e quelli degli strati sottostanti. Il nastro inoltre riduce la stasi linfatica ed ematica e migliora la microcircolazione locale, permettendo l’assorbimento di eventuali edemi ed ematomi: sollevando la cute, dilata gli spazi interstiziali migliorando la circolazione e l’assorbimento dei liquidi, riducendo la pressione sottocutanea.
Agendo su cute, muscoli, sistema venoso, sistema linfatico ed articolazioni, il TNM promuove:
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