La cervicalgia, come suggerisce lo stesso nome, è un dolore che interessa la regione cervicale, quindi il collo, ma che può irradiarsi fino alle spalle e nei casi più gravi anche alle braccia.
È un disturbo molto diffuso, si stima che circa il 50% della popolazione mondiale ne soffra almeno una volta nella vita, in particolare nella fascia che va dai 40 ai 60 anni di età.
La colonna cervicale
La parte cervicale della colonna è la più delicata, oltre a proteggere strutture come il midollo spinale, dà supporto e allo stesso tempo mobilità al cranio. Le vertebre che compongono il rachide cervicale sono 7 e vengono indicate con la lettera “C” ed un numero, da 1 a 7 partendo da quella più alta, quindi C1, C2, C3 fino a C7.
Tra le vertebre, ad esclusione di C1-C2, troviamo i dischi intervertebrali. Sono presenti anche 8 paia di nervi cervicali che originano dal midollo spinale e transitano attraverso i fori intervertebrali. Sono nervi misti, quindi trasportano informazioni sensoriali verso il Sistema Nervoso Centrale e i comandi motori verso la periferia.
Le patologie a carico di questo tratto della colonna vertebrale sono di varia natura ed eziologia, di seguito verranno riportate solo le più frequenti.
Il colpo di frusta
Problematica di tipo traumatico, dovuto principalmente ad incidenti stradali che causano una forte accelerazione seguita da brusca decelerazione del capo. Questo meccanismo determina uno stiramento delle strutture presenti nel collo fino, nei casi più gravi, alla rottura di legamenti, produzione di ernie e fratture vertebrali.
Ernie cervicali
È la fuoriuscita di materiale del nucleo polposo contenuto nei dischi intervertebrali. Questo determina irritazione e compressione delle strutture circostanti causando dolore al collo che può irradiarsi lungo le braccia, alterazioni della sensibilità e mal di testa.
Contratture
La contrattura è una contrazione involontaria e costante del muscolo. Il muscolo si presenta duro e dolorante limitando quindi le attività quotidiane.
Postura alterata
Una postura alterata può determinare un’alterazione della biomeccanica del rachide cervicale. Questo causa uno spostamento dei carichi e dei pesi che tendono ad affaticare le strutture del tratto cervicale portando affaticamento, dolore e in alcuni casi un conflitto meccanico.
Rimedi
Vista che la colonna cervicale può essere interessata da vari tipi di patologie, anche le terapie che si possono utilizzare sono diverse.
Dopo una prima visita specialistica, il fisioterapista può condurre una valutazione funzionale e posturale per decidere quali terapie sono più adatte.
Tra le terapie utilizzate ricordiamo la Neuromodulazione per il trattamento dei nervi in sofferenza, questa permette di stimolare direttamente il nervo a partire dalla sua origine e lungo il suo decorso.
La radiofrequenza pulsata, che in virtù della sua particolare onda e della sua emissione è adatta per il trattamento di ernie e infiammazioni.
La radiofrequenza con ipertermia che stimola il rilascio muscolare e il microcircolo apportando maggior ossigeno al muscolo.
La terapia posturale Metodo Meziérès per trattare gli squilibri posturali ed eventuali alterazioni delle curve fisiologiche, come nel caso di rettilineizzazione della lordosi cervicale, riportando l’ideale rapporto muscolare e articolare.
Una volta che il paziente si sentirà meglio è importante anche valutare una corretta ginnastica per mantenere i risultati ed evitare recidive o peggioramenti.