Fibriomialgia

La Fibromialgia, o Sindrome Fibromialgica (FM), è generalmente definita come una sindrome di sofferenza muscolo-scheletrica diffusa, caratterizzata da rigidità assiale e dolore, influenzata da condizioni climatiche, stress psico-fisici, attività fisica (Todesco et al., 2002).

Un po’ di storia
La malattia, già conosciuta nell’800, passa attraverso vari nomi ed etichette diagnostiche (Wessely et al., 1999; Inanici et al., 2004) a partire dal 1843 quando Foriep attribuisce il termine “callosità muscolari” a delle zone dolenti, percepite come bendellette rigide, in pazienti affetti da reumatismi (Foriep, 1843). Nel 1904 Sir William Gowers conia il più adatto termine “fibrosite” (Gowers, 1904) in riferimento alla presunta infiammazione del tessuto fibroso muscolare presente in zone dolenti e più dure alla palpazione.

Nel 1915, Llewellyn e Jones (Lewellyn et al., 1915) pubblicano un libro dove la fibrosite viene divisa in base alla regione e all’estensione in fibrosite-articolare, mio-fibrosite e neuro-fibrosite.
Nel 1976 viene introdotto il termine “sindrome fibrositica” da Smythe e Moldofsky (Smythe et al., 1976) autori che diedero molta importanza ai sintomi generali (astenia, disturbi del sonno, ansia, depressione) oltre che alla sintomatologia dolorosa diffusa.

Nello stesso anno viene utilizzato per la prima volta il termine “fibromialgia” ripreso nel 1981 da Yunus, che oltre a considerare una possibile classificazione in sindrome fibromialgica primitiva, secondaria e concomitante, da rilievo ai sintomi viscerali (cefalea, colon irritabile) ed ai fattori, come clima e stress, che possono interferire nella la modulazione del dolore (Yunus et al., 1981).

Epidemiologia
La Fibromialgia ha un’incidenza del 2-3% nella popolazione mondiale e una prevalenza nella popolazione generale tra 1 e 6%. La prevalenza aumenta nel sesso femminile con un rapporto femmine-maschio di 8/9:1. È una patologia caratteristica dell'età media (dalla seconda alla quinta decade, con picchi verso i 25-35 e 45-55 anni), e una più alta prevalenza si nota con l'aumentare dell'età fino ai 79 anni.

Sintomi e diagnosi
Sono molti gli elementi che possono influenzare la percezione dei sintomi del paziente: stato di stress, contatto con ambienti umidi o freddi, condizioni climatiche. La diagnosi di Fibromialgia è clinica e dev’essere considerata in pazienti con dolore muscoloscheletrico cronico non riconducibile a lesioni anatomiche identificabili. A differenza di altre patologie reumatiche la Fibromialgia non si presenta con segni clinici visibili quali arrossamento o gonfiore a carico delle articolazioni.

Nella condotta dell’esame è fondamentale ricercare secondo i parametri dell’ACR (American College of Rheumatology):

1. Il dolore cronico muscolo-scheletrico e la tensione muscolare eccessiva che può arrivare ad una vera e propria contrattura a carico di distretti muscolari come i muscoli del collo e i muscoli paravertebrali. Il dolore dev’essere presente consecutivamente da almeno 3 mesi e riferito ad entrambi i lati del corpo. Il dolore spesso è percepito a livello dei muscoli, ma talvolta è riferito a carico delle articolazioni.

2. Affaticamento ed astenia (debolezza generale). Il grado di affaticamento può variare da lieve fino ad una profonda spossatezza.

3. La presenza di tender points, punti dolenti o facilmente dolorabili alla digitopressione che non provocano dolore irradiato come i trigger points tipici delle sindromi da dolore miofasciale, ma circoscritto alla zona stimolata.

Quali terapie?
Escludendo le terapie farmacologiche esistono comunque diverse terapie per alleviare i sintomi della Fibromialgia. Le terapie indicate sono quelle in grado di ridurre la tensione muscolare o interagire con il sistema nervoso per modulare il dolore: tra queste troviamo le tecniche manuali dolci come i pompages e alcune terapie strumentali, in particolare la Neuromodulazione.

Riguardo a quest’ultima, nel 2015 è stato pubblicato uno studio condotto dall’Università di Pisa, con risultati ottimi, durante il quale i pazienti sono stati trattati con la sola neuromodulazione mediante Dynamix. https://acrabstracts.org/abstract/dinamyx-neuromodulation-in-fibromyalgia/

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