Epicondilite ed Epitrocleite

L’epicondilite e l’epitrocleite sono due tendinopatie inserzionali del gomito, ovvero patologie ad interessamento flogistico-degenerativo relative al tratto del tendine che si inserisce sull’osso. Le due condizioni hanno molti aspetti in comune sia per l’eziologia, la diagnosi e i trattamenti.

Il gomito
Il gomito è l’articolazione dell’arto superiore che permette la flesso-estensione dell’avambraccio sul braccio e la prono-supinazione dell’avambraccio. Le ossa in gioco sono omero, radio e ulna e formano 3 articolazioni distinte racchiuse da un’unica capsula articolare: articolazione omero-ulnare e articolazione omero-radiale che permettono la flesso-estensione, articolazione radio-ulnare che permette la pronosupinazione.
I muscoli che agiscono sul gomito sono numerosi e raggruppabili in muscoli flessori, muscoli estensori, muscoli pronatori e muscoli supinatori.

Le tendinopatie inserzionali del gomito
Le tendinopatie inserzionali del gomito sono patologie dei tendini a carattere infiammatorio-degenerativo dovute a sovraccarico funzionale dei relativi muscoli. Possono influire la predisposizione individuale e fattori meccanici come:
  • Sovrauso
  • Microtraumi ripetuti
  • Traumi diretti
  • Gesti scorretti
I quadri clinici più importanti sono l’epicondilite e l’epitrocleite.

L’epicondilite
L’epicondilite (o gomito del tennista) è l’infiammazione dei tendini che collegano i muscoli estensori e supinatori all’epicondilo, una sporgenza ossea che si trova subito sopra il condilo laterale dell’omero, all’altezza del gomito. L’uso eccessivo dei muscoli estensori della mano, microtraumi ripetuti o un trauma diretto possono portare all’insorgenza della patologia. Tra i fattori predisponenti troviamo:
  • Attività sportive (sport con la racchetta, sport da lancio)
  • Attività professionali (idraulico, elettricista, muratore)
  • Età (più frequente tra i 30 e i 50 anni)
I sintomi insorgono in maniere graduale e comprendono dolore alla palpazione dell’epicondilo che può irradiarsi lungo i muscoli; dolore nelle attività che coinvolgono i muscoli estensori e prono-supinatori e di conseguenza indebolimento della presa e dell’estensione del polso.
L’epitrocleite
L’epitrocleite (o gomito del golfista) è l’infiammazione dei tendini che collegano i muscoli flessori delle mano all’epitroclea, una sporgenza immediatamente al di sopra dell’epicondilo mediale dell’omero detto anche troclea. L’infiammazione, molto meno frequente dell’epicondilite, è dovuta al sovraccarico funzionale dei muscoli che si inseriscono sull’epitroclea, per microtraumi ripetuti o danni diretti. I sintomi si manifestano con dolore sulla regione mediale del gomito, nei movimenti di flesso-estensione del polso e di pronazione dell’avambraccio, oltre alla dolorabilità alla palpazione dell’epitroclea.
Il trattamento
Gli obiettivi del trattamento sono: Diminuzione del dolore, Aumento della funzionalità, Recupero totale.
Per ottenerli bisogna ricorrere in primis al riposo funzionale, ovvero l’interruzione delle attività che hanno causato la patologia e l’evitamento delle attività che possono protrarla. Una mobilizzazione precoce per il mantenimento dell’escursione articolare con esercizi mirati e stretching. La terapia strumentale come ultrasuoni, radiofrequenza, elettrostimolazione per avere un’ effetto analgesico, biostimolazione e il ripristino della corretta omeostasi dei tessuti.

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